In una piazzetta lungo il Corso Garibaldi, ieri pomeriggio, un uomo dormiva steso a terra, il maglione sdrucito sollevato a mostrare la schiena, la guancia poggiata a una mano poggiata per terra. Sotto al cappello a cuffia un volto segnato dal sole e dalla vita, la barba ispida del vecchio pescatore di Hemingway.
Mi sono fermato e l’ho fissato, ho cercato intorno aiuto e risposte, sono andato via. Non ho avuto cuore di svegliarlo e di parlargli, non so nemmeno in che lingua mi avrebbe risposto. Non è servito a trattenermi il ricordo di Francesco, che va a trovare i suoi carissimi carcerati quando la morte già lo avvinceva.
Servirà potenziare i servizi sociali, assumere personale, ristrutturare immobili per l’accoglienza, intensificare i rapporti con il volontariato, spremere fino all’ultimo soldo le leggi in materia. Forse è solo per nascondere la vigliaccheria di un mancato incontro, ma questo faremo.

Giuseppe Iorio
Segretario di Civico22

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