Roma, 25 apr. (Adnkronos) – “Sono passati 80 anni da quel 25 aprile 1945. Ottant’anni da quando donne e uomini scelsero di mettersi in gioco, spesso a mani nude, per riconsegnare all’Italia la libertà e la dignità calpestate dal fascismo e dall’occupazione nazista. Anche quest’anno, ricordiamo quei giorni e chi li ha vissuti pagando il prezzo più alto. Ricordiamo i partigiani, i deportati, gli antifascisti, le staffette, tutti coloro che hanno reso possibile la nascita della Repubblica democratica. Avrebbe fatto meglio a tacere il ministro Musumeci, l’esponente di Governo che ha fatto appello alla sobrietà per la concomitanza del lutto per la morte di Papa Francesco. Parole che non ci sono piaciute, pronunciate da un esponente di primo piano del Governo più di destra della storia della nostra Repubblica, allergico al 25 aprile”. Lo afferma Sandro Ruotolo, responsabile Memoria nella segreteria Pd ed eurodeputato.
“Chi oggi invoca la ‘sobrietà’ come pretesto per sminuire o silenziare queste commemorazioni -aggiunge- dovrebbe avere il coraggio di dire apertamente che non sente propri questi valori. Perché la sobrietà non è mai mancata in chi, ogni 25 aprile, porta un fiore su una lapide, sfila con una bandiera o intona “Bella ciao” per ricordare chi ha combattuto per la libertà di tutti. Noi oggi saremo nelle piazze di tutta Italia. Come ogni anno. Perché la libertà non è mai scontata, e la memoria è un dovere”.

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