Se è giusto pensare che in origine è stata l’ignoranza a rendere i cavernicoli bellicosi e assassini a colpi di clava; ora che a scatenare le guerre sono gli scienziati della cultura, asserviti a politica, economia e finanza, e armati fino ai denti di doppia intelligenza naturale e artificiale, a chi imputiamo i massacri quotidiani in giro per il mondo, allo scemo del villaggio analfabeta ?
(In questo momento, nel mondo sono attivi 56 conflitti armati, il numero più alto dalla Seconda Guerra Mondiale. Questi conflitti coinvolgono almeno 92 paesi, compresa l’Italia, e hanno causato più di 233.000 vittime nel solo 2024).
Se la conoscenza rende l’uomo stupido, ingordo e feroce più dell’ignoranza, vuol dire che l’istruzione e l’informazione non sono un argine alla barbarie della guerra, perché invece di maturare cervelli, lavorano ad ingrassare portafogli.
Il pittore spagnolo Francisco Goya diceva: ” il sonno della ragione genera mostri”.
Il cervello umano non è un mezzo meccanico o elettrico che lo accendi o spegni a piacimento.
È come un sensore di movimento di cui nessuno ha il controllo diretto, perché è attivato dai mutamenti del sistema socio, politico, economico, ambientale.
Grazie a questa naturale predisposizione, il cervello parte autonomamente anche mentre dormiamo alla ricerca della migliore soluzione possibile quando si sente aggredito da un problema che potrebbe nuocergli gravemente.
Se invece l’individuo ha raggiunto un livello di cultura e/o benessere che gli consente di liberarsi da solo o un pagamento di tutti i suoi problemi importanti, i suoi neuroni iniziano a fare domanda di pensione e vanno in letargo; e fino a quando persiste la condizione di benessere e di irresponsabilità giuridicamente garantita e tutelata, non li sveglia più manco l’apocalisse.
Perciò rassegniamoci; noi umani non siamo controllori del nostro cervello ma controllati.
SanGiovanni. B. Scalabrini diceva: “Miei cari, l’uomo si agita ma Dio lo conduce”.
Se le condizioni ambientali disagiate in cui siamo vissuti, ci hanno sviluppato un cervello da vero cane da guardia, qualcosa di buono riusciamo a capirla e farla anche dopo.
Se invece non abbiamo mai conosciuto né pericolo, né bisogno, né responsabilità, e continuiamo a vivere in una condizione giuridica ed economica garantita e protetta, tale da avere tutti i bisogni primari e secondari perfettamente soddisfatti; senza saperlo ci portiamo in giro un ” cervello spento” , anche se ci illudiamo di avere controllo e consapevolezza della realtà senza confini.
In queste pietose condizioni di letargo intellettivo, per assenza o carenza di pericoli o bisogni personali incombenti, ci si trova senza volerlo e saperlo.
Una sola categoria di soggetti sa quanto è pericoloso vivere a cervello spento: i GENI.
Thomas Mann diceva: quando non ha problemi propri o altrui di cui occuparsi, il genio si tiene sveglio inventando problemi e cercando soluzioni.
Ma questo tipo di umani ” anarchici ” che hanno gli occhi aperti e il ” cervello in ebollizione ” anche quando dormono, oggi che il genere umano sembra disperso nel buio della stupidità, dell’egoismo e della violenza, si diventerebbero a rischio estinzione come i panda.
Se il mondo, a colpi di benessere crescente ci spegne il cervello, c’è un solo modo intelligente per conservarci accesi i neuroni: “FARCI CARICO DEL DISAGIO DI CHI NON SA, NON HA, NON PUÒ” come ha fatto Santa Teresa di Calcutta che nacque ricca, ma visse con e per i poveri.
O come ha fatto Papa Francesco, che fino all’ultimo respiro ha sentito con rara sensibilità, il dolore dei poveri, malati, deboli, indifesi e straziante il dolore per lo stillicidio quotidiano delle vittime della “terza mondiale combattuta a pezzi”, (così la chiamava il Papa guerra).
Perciò, per il bene de L’UMANITÀ, il SAPERE va messo al servizio dell’ESSERE, rendendo umani e solidali i popoli.
Perché metterlo al servizio dell’ “AVERE DEI PAPERONI”, è a dir poco apocalittico.
Il miracolo della botte piena e della moglie ubriaca prima o poi a qualcuno riuscirà.
Ma impiegare il sapere umano da “pediluvio”, per tenere in buona salute le gambe della Finanza mondiale e la Testa dei popoli, è una tragica illusione.
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