Di Daniela Piesco direttore responsabile
C’è una voce, nel cuore profondo del Sannio, che da quarantotto anni non ha mai smesso di raccontare. Non urla, non sussurra: accompagna. Ogni giorno si posa sulle vite degli ascoltatori come una carezza antica, che conosce la storia, i dolori e le gioie di una comunità. È la voce di Radio Antenna Benevento International. È la voce di Mario Del Grosso.
Era il 25 aprile del 1977. Un’alba nuova si fece musica, le strade si colmarono d’aria libera: nasceva la radio vera, quella che non obbediva al silenzio né ai palinsesti imposti. Una radio fatta di coraggio, di microfoni improvvisati e sogni testardi. E già c’era lui, Mario, ragazzo con il timbro giusto e l’anima accesa, a orchestrare il battito sonoro di un’epoca.
Radio ABI nacque in sinergia con Livinot, istituto di sorveglianza notturna, allora presieduto da Mario Bergantino e coadiuvato da Cosimo Di Dio. In redazione, ieri come oggi, l’amico di sempre: Geppino Presta al quale poi si aggiunsero altri instancabili compagni di viaggio tra cui Alfredo Salzano,Lino Trotta , Valeria del Grosso,Livio Cirocco e Giuseppe Marlon Salzano.Fin dagli inizi l’emittente conquistò le vette dell’ascolto, come testimoniato dai dati dell’Istituto Abacus.
Ma Radio ABI non è solo un’emittente. È un organismo vivente. È la memoria pulsante del territorio, un archivio emotivo che custodisce la voce della sua gente. Fu il battito del Sannio nel terremoto del 1980, quando Mario non trasmise solo notizie, ma anche speranza, conforto, vicinanza. Fu voce nel buio. E una voce, nel buio, può davvero salvare il mondo.
Nel cuore della città allestì un centro di raccolta, mentre le linee telefoniche cadevano e i collegamenti con l’Irpinia erano affidati solo a elicotteri, radioamatori… e a una voce che non si spegneva.
Furono anche anni di iniziative solidali rimaste nella memoria collettiva, come la raccolta fondi per l’operazione del piccolo Pastore, simbolo di una radio che ha sempre saputo unire comunità e generosità. E poi l’impresa straordinaria: 4.550 metri di cavo distesi per garantire la diretta televisiva della visita del Papa, permettendo anche agli ammalati, ai lavoratori, a chi non poteva affrontare la folla, di vivere quell’evento.
Radio ABI è stata anche palcoscenico e fucina creativa: Rino Gaetano, intervistato da Del Grosso nel 1978 dopo il terzo posto a Sanremo; Pupo, Moira Orfei, Giuni Russo, Mario Abbate, Giardini dei Semplici, Gianni Togni, Gianfranco D’Angelo. E poi format innovativi come “Il Dondolo”, “Pronto ABI”, “Hit Parade”, “Palconair”. La prima fotomodella dell’anno nel 1986, carnevali memorabili, premi RAI per la migliore conduzione nazionale, collaborazioni con le più grandi emittenti italiane. Sempre con una sola firma: quella di Mario Del Grosso.
Direttore per vocazione, speaker d’anima, testimone e protagonista delle trasformazioni culturali di un’intera terra. Grazie a lui la radio è diventata televisione, è nata TV7, è cresciuto un Gruppo, si è forgiata una visione editoriale capace di rinnovarsi senza mai snaturarsi.
Oggi, quarantotto anni dopo, quella voce è ancora lì. Non identica: più piena, più consapevole. Ma ancora libera.
Perché le onde della radio non si spezzano: si piegano al cuore.
Mario Del Grosso ha diretto tutto questo come si dirige un’orchestra senza spartito, ma con la sinfonia impressa nel sangue. Il microfono, per lui, non è mai stato solo uno strumento: è stato un’estensione dell’anima. Ogni programma, ogni diretta, ogni parola è stata un atto d’amore per la sua comunità.
Oggi, a quarantotto anni dalla prima frequenza, Radio ABI continua a essere quello che è sempre stata: una compagna di viaggio. Non una radio per tutti. Una radio per ciascuno.
Buon compleanno, voce che non tace.
Buon compleanno, Radio Antenna Benevento International.
E grazie, Mario Del Grosso: la tua voce ha insegnato a un territorio intero come si ascolta davvero.
Il servizio andrà in onda per tutta la giornata di oggi sul canale 96 TvSette Benevento