C’è una voce, nel cuore profondo del Sannio, che da quarantotto anni non ha mai smesso di raccontare. Non urla, non sussurra: accompagna. Ogni giorno si posa sulle vite degli ascoltatori come una carezza antica, che conosce la storia, i dolori e le gioie di una comunità. È la voce di Radio Antenna Benevento International.
Era il 25 aprile del 1977. Un’alba nuova si fece musica, le strade si colmarono d’aria libera: nasceva la radio vera, quella che non obbediva al silenzio né ai palinsesti imposti.
Una radio fatta di coraggio, di microfoni improvvisati e sogni testardi. E già c’era lui, Mario Del Grosso ragazzo con il timbro giusto e l’anima accesa, a orchestrare il battito sonoro di un’epoca.
Radio ABI nacque in sinergia con L’Ivinot, istituto di sorveglianza notturna, allora presieduto da Mario Bergantino e coadiuvato da Cosimo Di Dio. In redazione, ieri come oggi, l’amico di sempre: Geppino
Presta. Fin dagli inizi l’emittente conquistò le vette dell’ascolto, come testimoniato dai dati dell’Istituto Abacus del 1980.
Ma Radio ABI non è solo un’emittente. È un organismo vivente. È la memoria pulsante del territorio, un archivio emotivo che custodisce la voce della sua gente.
Fu il battito del Sannio nel terremoto del 1980, quando Radio International non trasmise solo notizie, ma anche speranza, conforto, vicinanza. Fu voce nel buio. E una voce, nel buio, può davvero salvare il mondo. Nel cuore della città allestì un centro di raccolta, mentre le linee telefoniche cadevano e collegamenti con l’Irpinia erano affidati solo a elicotteri, radioamatori…e a una voce che non si spegneva. Ed era proprio il 1980 quando Alfredo Salzano a soli 10 anni si presentò in radio e a soli 10 anni incominciò l’ascesa giornalistica e dopo 48 anni ancora vincente.
Furono anche anni di iniziative solidali rimaste nella memoria collettiva, come la raccolta fondi per l’operazione del piccolo Pastore, simbolo di una radio che ha sempre saputo unire comunità e generosità lanciata da radio international con il suo programma “pronto Abi ne devo dire quattro”.
E poi l’impresa straordinaria: 4.550 metri di cavo distesi per garantire la diretta radiotelevisiva della visita di Papa Giovanni Paolo II, permettendo anche agli ammalati, ai lavoratori, a chi non poteva affrontare la folla, di vivere quell’evento.
Radio ABI è stata anche palcoscenico e fucina creativa avendo come ospiti Rino Gaetano, intervistato da Mario Del Grosso nel 1978 dopo il terzo posto a Sanremo; poi Pupo, Moira Orfei, Giuni Russo, Mario Abbate, Giardini dei Semplici, Gianni Togni, Gianfranco D’Angelo, Roberto Murolo.
E poi format innovativi come “Il Dondolo”, “Pronto ABI”, “Hit Parade”, “Palconair”.
La prima fotomodella dell’anno nel 1986, carnevali memorabili, premi RAI per la migliore conduzione nazionale, collaborazioni con le più grandi emittenti italiane.
Sempre con una sola firma: quella di Mario Del Grosso. Direttore per vocazione, speaker d’anima, testimone e protagonista delle trasformazioni culturali di un’intera terra. Grazie a lui la radio è diventata televisione, è nata TV7, è cresciuto un Gruppo, si è forgiata una visione editoriale capace di rinnovarsi senza mai snaturarsi.
Oggi, quarantotto anni dopo, quella voce è ancora lì Radio International unica resistita alle tempeste burocratiche ed economiche con grande coraggio e sacrificio. Non identica: più piena, più consapevole.
Ma ancora e sempre libera,perché le onde della radio non si spezzano: si piegano al cuore.
Mario Del Grosso ha diretto tutto questo come si dirige un’orchestra senza spartito, ma con la sinfonia impressa nel sangue. Il microfono, per lui, non è mai stato solo uno strumento: è stato un’estensione dell’anima. Ogni programma, ogni diretta, ogni parola è stata un atto d’amore per la sua comunità.
Un ringraziamento per avere accompagnato anche successivamente il percorso dell’emittente a Lino Trotta, Livio Cirocco, Geppino Presta, Giuseppe Marlon Salzano, Valeria Del Grosso, Alfredo Salano e tanti altri persi per strada.
Oggi, a quarantotto anni dal primo vagito , Radio Antenna Benevento Internationl continua a essere quello che è sempre stata: una compagna di viaggio. Non una radio per tutti. Una radio per ciascuno.
Buon compleanno, RADIO ABI!
