Canberra, 26 apr. (Adnkronos/Afp) – Virginia Giuffre, la principale accusatrice nel caso Jeffrey Epstein, il finanziere americano accusato di sfruttamento sessuale di minori, si è suicidata nella sua casa in Australia all’età di 41 anni. Lo ha reso noto la sua famiglia. La Giuffre aveva accusato il miliardario americano Jeffrey Epstein, suicidatosi mentre era in custodia a New York nel 2019, di averla usata come “schiava sessuale” nei primi anni 2000. La donna americano-australiana aveva raggiunto un accordo multimilionario nel 2022 con il principe Andrea, fratello del re Carlo III d’Inghilterra, che aveva accusato di violenza sessuale quando era minorenne.
“È con il cuore spezzato che annunciamo che Virginia è mancata la scorsa notte nella sua fattoria nell’Australia Occidentale”, ha dichiarato la famiglia in una dichiarazione inviata all’Afp dal suo agente. “Si è suicidata dopo aver sofferto per tutta la vita a causa delle violenze sessuali e del traffico di esseri umani” di cui è stata vittima. Non ci sono parole che possano esprimere la profonda perdita che proviamo oggi per la scomparsa della nostra dolce Virginia”, ha aggiunto la famiglia, ricordando il suo “incredibile coraggio e il suo spirito amorevole. Alla fine, era divenuto insopportabile per Virginia sopportare il peso degli attacchi” che aveva subito.

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