Roma, 29 apr. (Adnkronos) – “La questione salariale è quella che il Pd da tempo pone come essenziale. Quella del lavoro povero, dei servizi, del commercio, delle situazioni di part time involontario e precarietà, complessivamente di tutti i lavoratori che da trent’anni non vedono crescere il loro potere d’acquisto. Salario minimo, negoziazione, contrattazione sono tutti strumenti che dovrebbero essere rimessi al centro della politica del governo e sostenuti”. Lo ha detto l’ex ministro del Lavoro e responsabile Politiche industriali Pd, Andrea Orlando, a Rainews24.
“Perché salari bassi e lavoro povero non sono soltanto un problema per i lavoratori, che chiaramente si trovano spesso in condizioni di indigenza, ma un problema per il Paese tanto più in una fase in cui la leva dell’esportazione si può utilizzare sempre meno e diventa sempre più importante l’andamento della domanda interna, che nel nostro Paese è ferma”.
“Nel corso degli ultimi 25 mesi la produzione industriale è crollata – ha aggiunto l’ex ministro dem – nell’ambito dell’abbigliamento e della moda si è verificato il crollo maggiore perché chi non arriva alla fine del mese la prima cosa che fa è non comprarsi un paio di scarpe o un vestito. C’è un grande tema macroeconomico che è legato ad un grande tema di equità. Avere salari più alti significa avere un Paese con performance economiche migliori e purtroppo il Governo su questo non ha fatto niente, anzi si è vantato di bloccare i provvedimenti proposti dall’opposizione a partire dal salario minimo”.

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