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Politica

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Cultura e società

“Shakespea- Re di Napoli”, il 17 gennaio alle 20.30 al Teatro Mulino Pacifico
“Shakespea- Re di Napoli”, il 17 gennaio alle 20.30 al Teatro Mulino Pacifico

Dal teatro al cinema, un appuntamento speciale voluto fortemente dalla Solot Compagnia Stabile di Benevento, il 17 gennaio alle 20.30 al Teatro Mulino Pacifico ci sarà la proiezione del film “Shakespea- Re di Napoli” di Ruggiero Cappuccio, autore del pluripremiato testo teatrale (Premio Fondi e il Biglietto d’Oro Agis sezione qualità – Segnalazione Speciale per la Drammaturgia Europea del Piccolo Teatro di Milano) e la regista Nadia Baldi. Un’anteprima assoluta a Benevento per una produzione Teatro Segreto.
I registi hanno dato vita, tra Napoli, Portici e Palinuro, alla versione cinematografica di uno degli spettacoli più rappresentati sulle scene italiane e estere.
Note di Regia
Shakespea – Re di Napoli, pluripremiato spettacolo di Ruggero Cappuccio, è in scena da trent’anni ed è uno degli allestimenti più longevi del teatro italiano e internazionale. Acclamato dalla critica, è edito da Einaudi nella collana dei classici. La storia del grande drammaturgo inglese che arriva a Napoli sedotto dalla fama artistica della città e le conseguenze del suo incontro con un adolescente di nome Desiderio, conteneva in sé un patrimonio di immagini che chiedevano di concretizzarsi. Il poeta inglese che rapisce il ragazzo napoletano facendo di lui un grande interprete di Ofelia, Giulietta e Lady Macbeth, il Globe Theatre e il popolo straccione governato da un viceré spagnolo, erano solo narrati in palcoscenico e chiedevano di venire alla luce. Il film diretto da Ruggero Cappuccio e Nadia Baldi, coinvolti da lungo tempo in un sodalizio artistico nel mondo del teatro e del visivo, ha concretizzato un lavoro in cui la fotografia rivela i chiaroscuri del barocco e quelli, tutti segreti, dei personaggi. La scelta degli attori si è concentrata su interpreti che hanno frequentato i palcoscenici e i set, da Alessandro Preziosi a Elio De Capitani, da Giovanni Esposito a Peppe Servillo, da Nando Paone a Jacopo Rampini, vestiti dagli splendidi costumi di Carlo Poggioli. La ricerca del giovane Desiderio, invece, si presentava particolarmente complessa e navigava nei mari delle audizioni, quando durante un sopralluogo alla Reggia di Portici la regista Nadia Baldi ha incontrato Emanuele Zappariello, incontro su cui andrebbe scritto un film a parte. Zappariello è un giovane che, come in un romanzo, portava in sé tutti gli elementi caratteriali del personaggio che la produzione stava cercando. In definitiva, quando Shakespea – Re di Napoli è nato per il teatro trent’anni fa, i due protagonisti stavano già raccontando una storia per immagini. Il film girato ne accompagna la nascita e il cammino avventuroso.

Il cast
Alessandro Preziosi- Desiderio
Giovanni Esposito- Zoroastro
Jacopo Rampini- Shakespeare
Emanuele Zappariello- Desiderio giovane (per la prima volta sullo schermo)
Peppe Servillo- Don Gaetano
Elio De Capitani- Vicerè di Napoli
Claudio Di Palma- Padre Manfredi
Alfonso Postiglione- Scrivano
Fulvio Cauteruccio- Capitano

Con l’amichevole partecipazione di
Nando Paone- Intendente

All’anteprima cittadina della proiezione saranno presenti anche i registi.
Ingresso biglietto unico 5 euro.

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Ambiente

Cambiamenti Climatici: L’allarme degli Scienziati per il 2024 e le Previsioni per il 2025
Cambiamenti Climatici: L’allarme degli Scienziati per il 2024 e le Previsioni per il 2025

Nel corso del 2024, il riscaldamento globale ha continuato a intensificarsi, con effetti devastanti su salute umana e ecosistemi. A lanciare un allarme globale sono gli scienziati di World Weather Attribution (WWA) e il think tank Climate Central, che nel loro primo rapporto annuale hanno messo in evidenza l’ulteriore aggravamento della crisi climatica. Secondo lo studio, quest’anno i cambiamenti climatici hanno portato a un incremento di 41 giorni di “caldo pericoloso”, con temperature estreme che hanno avuto un impatto diretto sulla salute delle persone, soprattutto in regioni vulnerabili, e sugli ecosistemi già messi a dura prova.

Un 2024 da Record: Impatti Diretti e Lungo Periodo

Il rapporto degli scienziati, che analizza gli effetti dei cambiamenti climatici estremi sul pianeta, ha messo in evidenza che il caldo record di quest’anno ha avuto ripercussioni devastanti su molte aree geografiche, contribuendo a una crescita significativa degli eventi climatici estremi, come ondate di calore, incendi boschivi e siccità. Si stima che questi 41 giorni di “caldo pericoloso” abbiano avuto un impatto significativo sulla salute umana, aumentando i rischi di colpi di calore, stress termico e altre patologie legate alle alte temperature, con un conseguente aumento di *morti premature.

Inoltre, gli ecosistemi naturali sono stati gravemente danneggiati. La fauna e la flora, già fragili a causa dell’inquinamento e della deforestazione, hanno subito danni irreversibili in molte regioni, con il rischio di estinzione di specie che non riescono ad adattarsi ai cambiamenti rapidi e incontrollabili del clima. La biodiversità è messa in pericolo, e questo ha anche implicazioni per l’agricoltura, la pesca e altre attività economiche che dipendono direttamente dalla salute degli ecosistemi naturali.

Le Previsioni per il 2025: Un Futuro di Rischi Crescenti

Il rapporto avverte che i cambiamenti climatici non sono una questione del passato, ma una sfida che si sta intensificando. Con l’aumento delle temperature globali e l’intensificarsi dei fenomeni estremi, i rischi per l’uomo e l’ambiente cresceranno ulteriormente nei prossimi anni. Gli scienziati di WWA e Climate Central sottolineano che nel 2025 e oltre, tutti i paesi devono prepararsi ad affrontare un aumento dei rischi climatici, riducendo al minimo i danni e le perdite umane.

In particolare, le regioni più vulnerabili – come quelle situate nei paesi del sud globale, che già soffrono di povertà e scarsità di risorse, sono destinate a subire gli effetti più gravi. Ma anche i paesi sviluppati non sono esenti. L’Europa, ad esempio, sta già vivendo ondate di calore più frequenti e intense, con effetti devastanti su agricoltura, salute e infrastrutture. Gli Stati Uniti e altre regioni del Nord America sono stati colpiti da incendi e siccità, mentre in Asia e Africa il riscaldamento sta accelerando il rischio di desertificazione e carenze d’acqua.

La Necessità di Adattamento e Mitigazione: Cosa Fare per Fermare il Riscaldamento Globale?

Gli scienziati ribadiscono che, per ridurre al minimo i danni e prevenire le tragedie, i governi di tutto il mondo devono adottare politiche di adattamento e mitigazione. L’adattamento include l’adozione di infrastrutture resilienti, la protezione delle risorse naturali, l’implementazione di sistemi sanitari più forti per rispondere alle emergenze climatiche e la promozione di energie rinnovabili. La mitigazione, invece, riguarda la riduzione delle emissioni di gas serra e l’adozione di politiche più incisive in materia di transizione energetica.

Uno degli aspetti centrali che emerge dal rapporto è l’urgenza di agire ora. La finestra temporale per prevenire danni irreversibili si sta rapidamente chiudendo, e le azioni politiche devono essere immediate. Se non si interviene con decisione nel breve termine, gli effetti del cambiamento climatico potrebbero diventare irreversibili.

Il Ruolo della Cittadinanza e delle Imprese: La Responsabilità di Ognuno

Oltre agli interventi governativi, è fondamentale che anche la società civile e le imprese prendano coscienza della propria responsabilità. I consumatori hanno il potere di influenzare il mercato con scelte consapevoli, privilegiando prodotti sostenibili e riducendo il proprio impatto ecologico. Le imprese, dal canto loro, devono adottare modelli di business che rispettano l’ambiente e riducono le emissioni, investendo in tecnologie che favoriscono la sostenibilità.

La Necessità di Una Visione Globale e di Collaborazione Internazionale

Il cambiamento climatico è un problema globale e nessun paese può affrontarlo da solo. È necessaria una forte collaborazione internazionale, che porti a politiche comuni e a una giustizia climatica che tenga conto delle disparità tra i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo. La COP28 e altre conferenze internazionali sono luoghi dove si possono prendere decisioni decisive, ma è fondamentale che le promesse vengano tradotte in azioni concrete e misurabili.

Conclusioni: Un Futuro Incerto, ma Possibile se Agiamo Ora

Gli scienziati di WWA e Climate Central non parlano solo di catastrofi, ma anche di possibilità di cambiamento. Se affrontiamo i cambiamenti climatici con determinazione e se agiamo subito per ridurre l’impatto delle attività umane sul clima, possiamo ancora sperare di limitare i danni e di costruire un futuro più sostenibile per le generazioni future.

Le previsioni per il 2025 e oltre sono inquietanti, ma non è troppo tardi per agire. La sfida è enorme, ma la volontà politica e l’impegno della società civile possono ancora fare la differenza. Il tempo per l’inazione è finito. Ora, più che mai, è il momento di agire concretamente per proteggere il nostro pianeta, la nostra salute e il nostro futuro.

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